Il termine deriverebbe dal latino “anulus“ ossia anello. Nasce come raviolo o pasta ripiena nel XII secolo, ce ne fa memoria Salimbene De Adam nella sua “Cronica” del 1284 ma dobbiamo arrivare al 1500 con Bartolomeo Scappi che li ha fatti comparire sulle mense dei re e dei papi.
Fa storia quanto tratto dal diario del principe Cosimo Meli Lupi di Soragna cortigiano alla Corte Ducale parmense nel 1793 riportava che il Duca Don Ferdinando I Borbone amante delle genuine tradizioni per la buona tavola amava “cingersi il grembiule di cuoco” per: “…formare i raviuoli detti nel dialetto nostro anolini.” Anche alla corte di Maria Luigia Duchessa di Parma e Piacenza (1791-1847) si mangiavano Anolini e si collega ad essa la frase “Solo al re Anolino la Duchessa porge il suo inchino”.
E’ con Pellegrino Artusi che troviamo la ricetta degli Anolini non più come prerogativa delle classi dominanti dei secoli passati, ma patrimonio della cucina popolare.
Gli anolini sono una tipologia di pasta all’uovo ripiena la cui origine viene contesa fra Piacenza e Parma. In piacentino “anvëin”, in parmigiano anolén.
È un piatto della festa tramandato di generazione in generazione. La variante piacentina, leggermente più piccola di quella parmense, è a forma di mezzaluna festonata con il ripieno a base di stracotto di manzo, ma c’è anche chi usa il maiale. Terminata la cottura la carne viene tritata finemente assieme alle verdure del fondo di cottura, per poi aggiungervi altri ingredienti tra i quali il Grana Padano.
Nel parmense gli anolino vengono scherzosamente soprannominati “salvagenti” o “galleggianti” ed hanno forma circolare; il ripieno è fatto con stracotto di manzo accompagnato dal Parmigiano-Reggiano. L’anolino viene cotto in dell’ottimo brodo, meglio se di cappone.
Il termine deriverebbe dal latino “anulus“ ossia anello. Nasce come raviolo o pasta ripiena nel XII secolo, ce ne fa memoria Salimbene De Adam nella sua “Cronica” del 1284 ma dobbiamo arrivare al 1500 con Bartolomeo Scappi che li ha fatti comparire sulle mense dei re e dei papi.
Fa storia quanto tratto dal diario del principe Cosimo Meli Lupi di Soragna cortigiano alla Corte Ducale parmense nel 1793 riportava che il Duca Don Ferdinando I Borbone amante delle genuine tradizioni per la buona tavola amava “cingersi il grembiule di cuoco” per: “…formare i raviuoli detti nel dialetto nostro anolini.” Anche alla corte di Maria Luigia Duchessa di Parma e Piacenza (1791-1847) si mangiavano Anolini e si collega ad essa la frase “Solo al re Anolino la Duchessa porge il suo inchino”.
E’ con Pellegrino Artusi che troviamo la ricetta degli Anolini non più come prerogativa delle classi dominanti dei secoli passati, ma patrimonio della cucina popolare.
Gli anolini sono una tipologia di pasta all’uovo ripiena la cui origine viene contesa fra Piacenza e Parma. In piacentino “anvëin”, in parmigiano anolén.
È un piatto della festa tramandato di generazione in generazione. La variante piacentina, leggermente più piccola di quella parmense, è a forma di mezzaluna festonata con il ripieno a base di stracotto di manzo, ma c’è anche chi usa il maiale. Terminata la cottura la carne viene tritata finemente assieme alle verdure del fondo di cottura, per poi aggiungervi altri ingredienti tra i quali il Grana Padano.
Nel parmense gli anolino vengono scherzosamente soprannominati “salvagenti” o “galleggianti” ed hanno forma circolare; il ripieno è fatto con stracotto di manzo accompagnato dal Parmigiano-Reggiano. L’anolino viene cotto in dell’ottimo brodo, meglio se di cappone.
Nel pieno rispetto della tradizione locale i nostri anolini hanno il ripieno di carne (stracotto) e parmigiano reggiano! Noi li preferiamo in brodo ma sono ottimi anche asciutti. Ci piace ricordare ai nostri clienti che un buon brodo aiuta gli anolini e gli anolini buoni aiutano il brodo. Per soddisfare i gusti e le abitudini di tutta la nostra clientela abbiamo anche, su richiesta, la versione senza carne o senza lattosio.
Ingredienti pasta: semola di grano duro, uova, acqua, olio di semi di arachide.
Ingredienti ripieno: parmigiano reggiano, stracotto di manzo, uova, pane grattugiato, sale, pepe, noce moscata, carota, sedano, cipolla, concentrato di pomodoro.
La dose media è di 150 gr. a testa. Cuociono in 15 minuti circa a fuoco moderato.
E’ possibile prenotare i nostri Anolini telefonandoci o mandandoci una mail. Troverete allegate all’ordine la ricetta per un buon brodo e i suggerimenti per la cottura
La nostra novità: gli Anoli da passeggio.
Durante il periodo natalizio saranno disponibili al sabato
strada XXII luglio, 10/A
42121, Parma
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42121, Parma
chiamaci
0521234240
orari di apertura
7:00 – 14:00 / 16:30 – 20:00
dal lunedì al sabato.
chiuso giovedì pomeriggio
e domenica.
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